8 errori da evitare nella stesura della tua Tesi per aggiudicarti la Laurea

Rate this post

Il tuo progetto finale è fermo da tempo: la tua dissertazione, la tua tesi di laurea, di master o di dottorato perché non sai come pianificarla? Vuoi fare un lavoro eccellente per ottenere la tua laurea? È giunto il momento che tante notti insonni vengano ricompensate. Bisogna seguire una ricerca complessa e dedicare il tempo necessario per raggiungere questo obiettivo.
Per questo, in Accademia Tesi siamo pronti ad aiutarti in modo che tu possa arrivare alla presentazione della tua Tesi, con tutto organizzato e pronto, e quindi, avere l’esito desiderato nel tuo discorso finale per ottenere la tanto sosporata Laurea!
Qui ti mostreremo gli otto errori più comuni che tutti gli studenti di solito fanno e che dovresti evitare, per concludere il tuo lavoro universitario in modo perfetto e brillante. Prendi nota di quanto segue in modo che vada tutto liscio quando scriverai la tua Tesi.
Sei pronto?

Gli errori più comuni in una tesi triennale, magistrale o dottorato

1. Frena la tua immaginazione

Tutti sappiamo che Word offre centinaia di caratteri, di formati e di stili fantastici con cui possiamo divertirci mentre scriviamo la nostra Tesi. Ma prima di fare qualsiasi cosa, leggi di seguito :
Un carattere impostato in dimensione 14, in grassetto ed in verde speranza, non è il più adatto per una Tesi di Laurea!
Non importa quanto bello possa sembrare o quale sia il tuo colore preferito, ti consigliamo di evitare uno stile che non sia quello stabilito dal tuo Ateo. Come in tutte le università, dovrai seguire una serie di regole – le famose “linee guida” che, senza di esse, non potrai impostare il tuo progetto. Quindi, fallo direttamente con il modello che ti danno e con il carattere che ti dicono di usare. Per esempio, “Times New Roman” dimensione “12”, con interlinea “x”, margine “y”, etc, etc. Meglio spendere qualche minuto per impostare subito il modello in modo corretto.

2. L’importanza di avere una scaletta

Se hai già creato uno specchietto per impostare il lavoro prima d’iniziare e ti stai adattando alle indicazioni richieste dalla tua facoltà universitaria, sei gia’ a buon punto!
Non inventare, e frena la tua immaginazione quando devi basarti su determinate regole fisse.
Inoltre ricorda che la struttura per impostare una Tesi è sempre la stessa, ovvero:

  1. Frontespizio
  2. Introduzione ed abstract della tesi
  3. Indice della tesi
  4. Corpo del testo: capitoli divisi in paragrafi e sottoparagrafi
  5. Note a piè di pagina
  6. Conclusioni
  7. Bibliografia e sitografia.
  8. Conclusioni e ringraziamenti
  9. Eventuali Appendici (Facoltative)
  10. Presentazione del discorso con supporto del Power Point (Extra Opzionale)

Verifica con il tuo Tutor universitario cosa sia imprescindibile per il tuo tipo di Tesi prima di avviare il progetto!

3. Resisti alla tentazione di parlare di te stesso

Anche se avessi la tentazione di parlare di te stesso e di quanto sei brillante, perché lo sei non c’è dubbio, non devi distrarti dal tuo obiettivo ricorda che quello che stai facendo è un lavoro universitario, cioè di ricerca.
Domandati: voglio davvero brillare? e devo davvero farlo?
Non parlare di te stesso in prima persona, perché questo sminuisce il valore del contenuto e te lo dimostriamo con questo esempio molto chiaro: immagina che stai scrivendo la tua tesi di Master in Pedagogia e scrivi: “In questa Tesi di Master in Pedagogia considererò come gli studenti possono migliorare le loro capacità…”.
Questa frase sarebbe più appropriata per un articolo o un’appendice o un’informazione specifica che puoi aggiungere al tuo lavoro universitario. Meglio evitare questo genere di espressioni!
Ora ti starai domandando… Come devo scrivere correttamente?
Usa lo stile impersonale, per esempio: “In questa Tesi di Master in Pedagogia, si considera come gli studenti possono migliorare le loro abilità …”.
Questo darà alla tua tesi un approccio molto più professionale ed obiettivo.

4. Il contenuto della tua tesi risulta noioso

L’ Introduzione o Abstract della tua tesi è la parte più importante di tutta la ricerca. Quindi, prendeti tutto il tempo di cui hai bisogno e non svilupparla in modo noioso o poco attrattivo. Devi catturare l’attenzione dall’inizio alla fine, quindi per raggiungere questo obiettivo il tuo lavoro dovrebbe essere come il trailer di un film, immagina di dover fare una recensione per una serie televisiva di Netflix ad esempio: “Squid Game” oppure “La casa di carta”, come la faresti?
Comprensibile, coinvolgente ma, soprattutto, originale. Ecco come dovrebbe essere l’ introduzione della tua Tesi.
Fai in modo che sia un’anteprima di tutti gli aspetti chiave del tuo lavoro. Cattura l’attenzione e crea intrigo in modo che la persona che legge voglia saperne sempre di più.

5. Come una nave senza timone: non si sá dove andrà a finire il tuo lavoro!

Devi avere un obiettivo chiaro, devi sapere dove vuoi andare con il tuo lavoro, per questo dovresti rimanere sempre concentrato su di esso e non allontanarti mai dal filo conduttore dell’argomento.
Sai a cosa serve un obiettivo?
Per misurare i risultati ottenuti con la tua tesi di laurea o di master, devi individuare almeno uno o due obiettivi generali.
Inoltre, dovresti anche avere degli obiettivi specifici. Cioè, gli obiettivi che ti poni di raggiungere per arrivare a quelli generali.
Se fissi degli obiettivi giusti sarai avvantaggiato nello sviluppo del tuo lavoro e non ti peserà affatto.

6. Carenza di argomenti ed idee poco chiare rispetto al corpo della Tesi

Una delle parti che più crea confusione e su cui gli studenti hanno più bisogno di consigli è il corpo della Tesi. Questo è il momento in cui devi scrivere molte pagine, almeno 50, e questo di solito genera timore quasi a tutti. Ma non farti prendere dal panico e non allarmarti, è più facile di quanto sembri, tutto quello che devi fare è applicare il buon senso.
Di cosa devi parlare nel corpo della tua tesi?
Qui devi sviluppare gli elementi chiave del tuo lavoro universitario. Per renderlo più facile, ecco un consiglio: guarda bene tutti i titoli che hai evidenziato nell’introduzione, è qui che si può iniziare ad elaborare questa parte. Per esempio: “Questo documento riguarda un programma che promuove l’accesso all’istruzione gratuita attraverso l’uso delle TIC per i settori vulnerabili …”.
Quindi quali sono i punti chiave di questa frase?

  1. Educazione gratuita
  2. Uso delle TIC
  3. Settori vulnerabili

Inoltre, include contenuti della materia, gli standard di apprendimento, quali sono le competenze, ecc.

7. Il tuo elaborato sembra una festa senza musica!

Riesci ad immaginare come sarebbe una festa senza musica? È così che il tuo lavoro sarà percepito. Molto noioso. Vorrai che finisca presto per abbandonare quella festa il prima possibile. Per evitare questo e non cadere in un lavoro monotono, fai in modo che abbia un ritmo, cioè metti immagini, tabelle, figure… ecc.
Se hai ancora dei dubbi, ti diamo una serie di raccomandazioni su come farlo:

  1. Enumera tutto in modo da non avere paragrafi infiniti che non finiscono mai.
  2. Metti dei titoli che anticipano le informazioni che vengono dopo.
  3. Cita le fonti su cui ti basi quando fornisci qualsiasi informazione.
  4. Aggiungi le statistiche e qualsiasi immagine, tabella o grafico che contribuisca a fornire informazioni alla tesi.

Esempio:
– Immagine 1: studenti che fanno giochi di ruolo.
– Immagine 2: cooperazione tra insegnanti…
Si prega di citare la fonte della tesi. Devi dire dove hai preso l’immagine: da un libro, da un sito web, da una banca di immagini, tutto chiaro?
Se sei bravo a creare immagini da zero, va bene. Scrivilo così:
Fonte: elaborazione propria.
A proposito, ricordateti anche di mettere l’ indice, le immagini, le tabelle e tutto ciò che desideri aggiungere al vostro lavoro.

8. Le tue conclusioni : non dicono niente, dicono troppo o hanno poco senso!

Presenta le idee principali del tuo lavoro in forma sintetica, senza bisogno di aggiungere altri dati. Questo non significa che aggiungere più contenuti lo renda più completo o migliore; al contrario, se aggiungi informazioni che non sono importanti, l’unica cosa che ottetieni cosi è che il lettore si annoierà e non continuerà a leggere il tuo lavoro.
Domandati questo:

  • Cosa voglio che il lettore ricordi di tutto quello che ho spiegato?

Se hai ancora dei dubbi, vai all’introduzione:

  • Sviluppa tutti gli obiettivi che ti sei posto all’inizio.
  • Rispondi nello stesso ordine in cui li hai scritti.
  • Rispondi a TUTTI. Non escluderne nessuno.

Sii breve. Non esagerare. Se il tuo elaborato è di 400 pagine, allora la tua conclusione dovrebbe essere di 10 o 20, un numero giusto, senza esagerare e senza andare oltre.
Devi evitare di inserire nuove idee che non hai spiegato prima e che escono dal nulla, questo dovrebbe essere fatto durante lo sviluppo della ricerca e non nel riassunto finale.
Infine, ora puoi esprimere un tuo parere scrivi la tua riflessione personale sulla tua tesi. Su ciò che tu stesso hai ricercato. Non divagare pensado a cosa accadrebbe se un criceto rosa entrasse improvvisamente in classe! La coerenza prima di tutto.
Hai qualche dubbio?
Contattateci. Siamo qui per aiutarti. In Accademia Tesi puoi contare sempre con dei professionisti che ti aiuteranno a continuare il tuo lavoro in qualsiasi punto in cui ti sei bloccato. Abbiamo esperti in diverse aree accademiche a tua disposizione.
“Il punto iniziale di tutti i risultati è: Il desiderio!“
(per citare una delle frasi famose di Napoleon Hill)
Hai bisogno di auto?
Raccontaci cosa ti sucede e ti aiuteremo a risolvere il tuo problema, Chiamaci al Telefono: +39 348 277 0625 o scrivica a email: info@accademiatesi.it

RICHIESTA DI PREVENTIVO

**IMPORTANTE Inviare linee guida e regole per la stesura dell'elaborato**

  • Hidden
  • GG slash MM slash AAAA
  • Inserisci un numero inferiore o uguale a 99999.
  • Hidden
  • Tipi di file accettati: jpg, gif, png, pdf, zip, word, doc, docx, txt, Dimensione max del file: 30 MB.
    **Se si tratta di più file, inviarli tutti in un unico file .zip o .rar
  • Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.

Lascia un commento